Dipingo dal 1985. Nel 1986 conobbi Mario Molinari pittore e scultore e dal suo insegnamento traggo ancora spunto.
La ricerca continua del segno, del colore e della materia, hanno caratterizzato finora tutta la mia produzione artistica.
Mario Molinari mi condusse nel mondo del Surrealismo, della ricerca surreale. Grazie a lui concretizzai la mia attenzione all'elemento fantastico.
D'allora e finora, il mio dipingere, ha segnato il passaggio dal segno, al colore senza il segno, fino alla materia che si fa segno.
Le mie opere, come Mario mi insegnò, sono lo strumento di espressione immediato e spontaneo per esprimere i flussi e riflussi del profondo. Nel realizzarle non c'è mai un progetto iniziale precostituito e non si cancella. Come i Surfanta, io cerco lo spirito che scaturisce dalle cose e si trasforma in “opera d'arte”. Non c'è progetto, non c'è disegno di segni da seguire, né campiture da colorare, c'è solo il nascere ed esistere di forme riconoscibili che lo spirito stesso mi suggerisce.
Mi piace far servire la presentazione di questi primi lavori da una frase a me cara che mario Molinari mi dedicò: "Il caldo e il freddo provengono da te".
Olio su tela
1986
Nascita è un dipinto ad olio su tela.
E' la prima opera che mostrai a Mario Molinari.
Ancora non conoscevo gli acrilici, fu poi lui infatti che mi invitò ad usarli.
Nascita si ispira alla sua idea di arte, pittura bidimensionale e "pittoscultura".
Leggi di più, vai a > MARIO MOLINARI
Pennarello su foglio da disegno
1986
Attraverso il disegno, Mario mi introdusse nel mondo del Surrealismo, della ricerca del fantastico.
Leggi e gurda di più, vai a > DISEGNI
Acrilico su tela
1986
Un chiaro riferimento ad una delle opere "Mobili Sculture" di Mario che ho amato di più. A lui non piacque. Si accorse subito del plagio. Per me invece significò l'inizio della mia ricerca surreale, il cominciamento di un lungo cammino caratterizzato dall'amore e dalla passione per le forme irreali ma comunque significanti. Queste sono i quadri del segno. Opere in cui cerco una direzione, uno stimolo a proseguire.
Vai a > QUADRI SURREALISTI
Acrilico su tela
1987
Acrilico su tela
1987
Particolare
Acrilico su tela
200 x 75 cm
1988
Acrlico su tela
Luglio 1989
Ecco le tele dettate dal segno del disegno.
Mario non è più con me e io sola me ne vado cercando la mia strada.
Emozioni e sensazioni vissute nel quotidiano pervadono i miei dipinti che, come una sorta di diario, puntualmente mi spiegano il vissuto.
Così come accadde nella vita vera e propria, si manifestò la mia stanchezza nel perseguire il rigore dettato dalla traccia del disegno, della stesura del colore pieno e uniforme e cercavo nuovi modi per esprimere ancora più velocemente me stessa.
Dello stesso periodo infatti, ci sono opere dallo stile confuso e caotico dove cerco di districarmi dalle catene della pittura bidimensionale e geometrica, alla ricerca della pura espressione libera.
E dopo il segno del disegno con la matita, ecco il disegno con il colore.
Disturbata dal grigiore del tratto a matita, scopro il pastello. E' il periodo del segno col colore: il pastello, morbido, libero e spontaneo traccia un percorso colorato sul supporto che la stesura del colore in seguito, concretizzerà in un'immagine dalla forma e spessore propri. Anche il supporto cambia. Trascuro la tela, ruvida e inadeguata a riflettere la campitura di colore densa e omogenea che amo tanto e prediligo il cartongesso e la sua superficie più liscia e compatta.
pastello e acrilico su cartongesso
70 x 120 cm
luglio 1989
L'ALBERO
I TAMBURI
UN MASCHIO
UNA FEMMINA
UN UNICO CORPO
Disegnavo ancora, usavo i pastelli a cera per delineare il colore che prediligevo a campiture piene. Il segno a matita mi indispettiva, con il suo sporcare i colori chiari. La cera delineava approssimando i confini e il colore nella sua interezza galleggiava libero. Gli insegnamenti di Molinari dettavano legge. I simboli del sole e della luna, le stelle, l'albero, la terra, il mare, un uomo e una donna, un unica carne, il battito del tamburo. Ma non cancello mai, E il dubbio mi ha sospinto.
particolare
1989
acrilico su foglio da disegno su masonite
1989
60 x 30 cm
acrilico su foglio da disegno su masonite
MARZO 1990, 70x50
1993
Acrilico su tela
70 x 50 cm
Il punto fondamentale che come fulcro si dirama e si espande verso l'esterno. Meno tempo per restare sola con me stessa, meno tempo per osservarmi nel profondo. Non c'è più un disegno iniziale, ma dopo il colore, attraverso le linee ricerco altro, molto di più.
1996
Acrilico su tela
50 x 70 cm
I colori della gioia adesso pervadono l'anima che ora può guardare altri, rispecchiandosi. Dedicato ai bambini, la gaia unione, la “sola carne” che ora riempie e si fa tuttuno con lo sfondo.
pastello e acrilico su cartongesso
2000
100 x 130
Prima Vera Anastasia, 2000, 120 x 70 cm
La tecnica pittorica è ormai giunta a risultati espressivi compiuti. Sono gli anni dove segno e forma maturano ed evidenziano il loro contenuto narrativo, ridondante di allusioni e richiami alla natura e al profondo.
Nel 2007 anche le 2 prime mostre, una collettiva, L'apparenza, al B4 di Milano e una personale, Visioni Speciali al CSA Murazzi di Torino.
Guarda tutto > OPERE DAL 2000 AL 2011
CAVALLETTA
Pittoscultura con materiali diversi: acrilico, semi, fiori cartone e vari. Torino
Ottobre 2010
Guarda tutto > Cavalletta
ANGAKOK
LA SCATOLA CON LA MAGICA
Pittoscultura con materiali diversi e acrilico
Torino 2010
Guarda tutto > ANGAKOK
th, acrilico su pietra, 2016, Le Bourget du Lac, Chambery