Pittrice eclettica le cui opere sono il risultato dell’incontro con Mario Molinari, uno dei fondatori del gruppo neo-surrealista Surfanta e di una profonda ricerca spirituale
Pittrice eclettica le cui opere sono il risultato dell’incontro con Mario Molinari, uno dei fondatori del gruppo neo-surrealista Surfanta e di una profonda ricerca spirituale
Due incontri determinano il percorso di Tiziana Ferro, artista eclettica le cui opere sono il risultato di una profonda ricerca spirituale e materiale al tempo stesso: il fascino seducente della Polinesia Francese di Paul Gauguin (1986) e l’incontro con Mario Molinari, suo maestro, uno dei fondatori del gruppo neo-surrealista Surfanta.
La permanenza in un luogo così distante dall’Europa, la Polinesia, incontaminato e all’apparenza incontaminabile dà il via ad una produzione artistica alla quale la Ferro si dedica intensamente con l’intenzione di fissare nelle opere i colori e la bellezza, in un certo senso primitiva, dei luoghi e degli abitanti, arricchendo il suo bagaglio culturale ed esistenziale.
La frequentazione con Molinari la conduce, invece, ad introdurre in maniera preponderante nelle sue tele l’elemento fantastico per proseguire una ricerca volta al passaggio dal segno al colore e dal colore senza il segno alla materia, per ritornare alla ricerca del segno fantastico dettato dalla materia sulla materia.
L’assidua ricerca della spiritualità, nella vita come nell'arte, è per questa Artista la ricerca di un nuovo messaggio, di un'indicazione illuminante, un percorso da seguire.
Un percorso tra pittura e scultura, dalle esperienze condivise con Mario Molinari fino alle più recenti esplorazioni contemporanee.
Ecco le mostre d’arte a Torino che hanno raccontato le tappe fondamentali di un percorso creativo in continua evoluzione. In queste esposizioni, le opere di pittura e scultura hanno incontrato il pubblico, dando voce a una ricerca artistica profonda e personale. Scopri di più nella pagina dedicata. Vai a >MOSTRE
Tartaruga, 2010, pittoscultura colore acrilico su tavola di legno con orologio, ceppo di un grande noce, fiori, semi, plastica e carta, 69,7 x 114 cm
2 Marzo - 24 Marzo 2024
incontro|Sulla differance
I Viali - Shopping park - Nichelino TO
Inaugurazione: 2 Marzo Ore: 17.00
Ingresso Libero
Mostra d'Arte di
Simona Ambrosini
Tiziana Ferro
Titti Garelli
Una serie di messaggi autobiografici e profetici, attraverso immagini che si generano spontaneamente e che manifestano qualcosa che voglio dire a me stessa, e qualcosa che si vuole far dire agli altri attraverso me stessa.
LA MIA RICERCA SURREALE > ABOUT ME
Essere. Il passaggio dal segno, al colore senza il segno, e dal colore senza il segno alla materia, per ritornare al segno dettato dalla materia, dal suo spirito. Un'eco dell'essenza. Un ascoltare cosa viene detto dall’ etere. Dallo spirito.
Nascita, Inverno 1986, Acrilico Su Tela, 30 x 40 cm
Ma il Signore è grande, sa tutto quel che deve fare.
E io, di notte, prego e di giorno anche. quando penso. Io cerco di farlo.
Il talamo di Giobbe, 2000, colore acrilico su tavola di legno, 119 x 57 cm
Quadri surrealisti dove la frase iniziale “Beati i poveri in spirito” è divenuta "Beati quelli che si rendono conto dello Spirito"
Guarda tutto > Il talamo di Giobbe
Mario Molinari mi ha insegnato cos'è l'arte . Mi ha donato la sua indemolibile passione per il colore ed ha esaltato il mio desiderio di mostrarmi pura e schiva da ogni inganno commerciale che non fosse soltanto innocente anelito ad essere.
Nel timore che il mio amore incondizionato per l'artista si trasformasse in una sterile emulazione della sua essenza, quando ho spiccato il mio primo volo mi ha negato la sua presenza fisica, per sempre.
Solo ora so che i maestri vengono quando devono venire e vanno dove devono andare, sempre inesorabilmente. Solo ora comprendo veramente il suo grande desiderio: 'librarsi nell'aria come una scatola vuota'.
Leggi di più > MARIO MOLINARI ARTISTA
Amore
pastello e acrilico su cartongesso
70 x 120 cm
luglio 1989
Le prime tele dettate dal segno del disegno. Mario non è più con me e io sola me ne vado cercando la mia strada.
Ma il disegno sul supporto è ancora progetto da seguire e gradualmente viene abbandonato per dare spazio al colore. E dopo il segno del disegno con la matita ecco il disegno con il colore. E' il periodo del pastello, che libero e spontaneo traccia un percorso sul supporto che la campitura colorata concretizza in forma e spessore producendo l'immagine.
La dimensione matura del mio surrealismo dove il colore sopravviene al disegno finalmente è l'immagine definitiva che spontaneamente sorge definita. Le campiture sono sempre uniformi ed omogenee, ma il loro contorno nasce spontaneo, privo di un tracciato che le determina.
In questa mia ricerca surrealista, i quadri diventano finalmente messaggi autobiografici e profetici, che manifestano qualcosa che voglio dire a me stessa, ma anche qualcosa che si vuole fare dire agli altri, attraverso me stessa.
L'APPARENTE CHE APPARE, 2007, Acrilico Su Tavola D'abete, 39 x 88 cm
Ma non cancello mai. E il dubbio mi ha sospinto ad essere più di prima.
Essere più di prima,
accoglienza esponenziale del tutto
anche della materia
ANCHE con gli altri sensi.
Guarda > QUADRI MATERICI ASTRATTI
Con la traccia musicale tratta dal lavoro di Umberto Ceccon e Beppe Crovella, YOGU, in questo video i miei più importanti e significativi lavori di pittura e scultura.
Lavori finiti, qualcuno forse ancora da finire e altri che forse non finirò mai, ma questa musica, mi rappresenta.
Tiziana Ferro
Musica: Umberto Ceccon, Beppe Crovella
Ottobre 2011